Orientiamoci. Il quinto incontro promosso dall’IC Montalto Uffugo Taverna-Scalo ha avuto al centro la bellezza e la responsabilità della professione medica.
Diventare medico oggi. È stata questa la tematica al centro dell’incontro orientativo promosso dall’IC Montalto Uffugo Taverna-Scalo il 26 febbraio nell’aula magna del plesso di Pianette. A parlarne insieme alle studentesse e agli studenti delle classi terze la dottoressa Rosanna Labonia che è subito entrata nel vivo della tematica spiegando ai ragazzi la differenza tra il medico generico da quello che si occupa della salute pubblica. “Un medico, quello che cura la salute collettiva, che si occupa di quelle patologie che si possono trasmettere attraverso la contaminazione dell’acqua e la qualità gli alimenti; attività che sono state al centro della mia carriera professionale. Ma le branche della medicina sono davvero tantissime e se tra di voi c è qualcuno che porta nel cuore questo desiderio deve sapere che la professione medica comporta delle responsabilità importanti” ha spiegato la dottoressa Labonia.
Quindi il racconto della sua esperienza personale con la famiglia che inizialmente non vedeva di buon occhio la possibilità di studiare medicina. “Dovetti cambiare facoltà da sola dopo che mio padre mi aveva iscritto a quella di Biologia. Oggi invece è diverso perché, come sapete, ci sono dei test d’ingresso che poco hanno a che fare con la professione medica e che spesso diventano un ostacolo serio per chi vuole diventare dottore”.
Professione medica che dà soddisfazioni ed è improntata ad un rapporto di fiducia con i propri assistiti. Da qui una lunga parentesi dedicata alle diverse branche della medicina che si occupano degli innumerevoli aspetti e bisogni della popolazione.
Una nota di merito è stata poi assegnata alla nascita della facoltà di medicina nella nostra università “che senz’altro favorirà il percorso di tanti studenti e studentesse del nostro territorio che come voi vorranno intraprendere questo meraviglioso e impegnativo percorso di studi” ha sottolineato ancora la dottoressa Labonia.
Tante le domande rivolte dalle studentesse e dagli studenti volte a carpire i segreti della professione e a soddisfare legittime curiosità. Dalle difficoltà legate alla delusione di non poter aiutare un assistito passando per quelle che potrebbero essere le nuove pandemie prodotte dai tanti virus e i vantaggi che potrebbe arrivare dall’intelligenza artificiale “che ci sta già aiutando in termini di velocità di diagnosi e di risparmio della spesa sanitaria. Quello che non potrà mai sostituire è però il rapporto medico paziente che si basa sulla fiducia e sulla relazione personale tra specialista e assistito“.
Si è chiuso così il quinto appuntamento di Orientiamoci – il filone di incontri promossi dall’istituto montaltese che ha già visto protagonisti avvocati, ingegneri, architetti e docenti Unical – che come ha sottolineato il dirigente scolastico Gemma Faraco “hanno il merito di presentare diverse figure professionali ai nostri studenti aiutandoli a capire che per raggiungere un obiettivo importante è necessario investire tanto in termini di impegno, studio e avere alla base una forte motivazione personale”.
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