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 Incontro con la Memoria: I Ragazzi di Quinta Primaria e la Scrittrice Daniela Palumbo sui Temi dell

Ieri 31 gennaio l'Istituto Comprensivo ha accolto la scrittrice Daniela Palumbo

Utente Editor Taverna-Scalo

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La Settimana dedicata alla Memoria, celebrata ogni anno dall’Istituto Comprensivo Montalto Uffugo Taverna- Scalo per commemorare il ricordo delle vittime degli anni bui della Storia, ha trovato la sua conclusione nell’incontro con la scrittrice Daniela Palumbo.

In un pomeriggio denso di riflessioni e commozione, gli studenti delle classi quinte primaria hanno avuto l’opportunità di dialogare con una delle voci di spicco della letteratura contemporanea per l’infanzia e l’adolescenza, penna delicata, che sa come raccontare le pagine più tristi del Novecento alle giovani generazioni.

L’evento, promosso dalla libreria Mondadori di Taverna e dal Comune di Montalto,  si è svolto nell’aula magna di via A. De Napoli in un’atmosfera di intensa attenzione. Gli occhi curiosi degli studenti si sono posati sulla scrittrice, pronta a svelare loro l’importanza della memoria storica ma anche i segreti della scrittura.

Nell’immaginario collettivo  la vita di chi scrive per mestiere è piena di fascino. Conoscere  chi sta dietro le pagine lette, le parole ascoltate, scritte nero su bianco; scoprire come sono nati i personaggi e le storie; ripercorrere gli affanni, le difficoltà e le gioie del mestiere. E’ come infilarsi per un momento dietro le quinte e “spiare” gli attori prima che lo spettacolo vada in scena. Il bisogno di sapere aumenta in maniera esponenziale quando i temi trattati sono forti, emozionanti, scuotono le coscienze,  impongono riflessioni profonde  e richiamano all’impegno civico.

Ad aprire l’incontro il Dirigente Scolastico Gemma Faraco che ha accolto i presenti  con parole di esortazione a fare memoria e di lode agli studenti per l’interesse che sempre mostrano verso i temi della solidarietà e dell’impegno civico. Sono seguiti i saluti del Sindaco Biagio Faragalli, del vicesindaco Dino D’Elia e dell’Assessore alla Cultura e all’ Istruzione Silvio Ranieri.

A dare inizio al dialogo con la scrittrice, quasi in un capovolgimento delle parti, sono stati  gli studenti,  veri protagonisti del nostro presente, che, con le loro domande, curiosità e riflessioni personali hanno tracciato la strada della narrazione di un pomeriggio, ricco di spunti.  Leggiadre, nonostante il peso degli eventi narrati, le parole hanno riempito le menti e i cuori di tutti. Pensieri forti per esprimere la compenetrazione  con i protagonisti di tante storie diverse, tutte  segnate dal dolore dei singoli che nella condivisione è diventato dolore collettivo dischiuso alla speranza.

Con empatia la scrittrice ha raccontato come nasce una storia, come si costruisce un personaggio, come si intersecano realtà e finzione, di come lo scrittore si immedesima nelle emozioni dei personaggi soffrendo e sperando insieme a loro. Incalzata dalle domande ha delineato il profilo del “ giusto” , colui che di fronte alle ingiustizie perpetrate agli altri, non si gira dall’altra parte, ma agisce assumendone la responsabilità anche rischiando la propria vita. Con parole semplici e chiare ha soddisfatto tutte le curiosità e i quesiti espressi.  Nel corso della conversazione, la scrittrice ha posto l’accento sulla figura dei bambini durante l’Olocausto, invitando gli alunni a riflettere sull’innocenza perduta e sulla crudeltà che ha travolto intere generazioni. Le storie di coraggio e di resistenza, raccontate nei suoi libri, hanno fatto comprendere ai ragazzi quanto la speranza possa essere potente anche nei momenti più bui della storia umana.

Il dialogo ha mostrato come la lettura e il confronto possano essere strumenti preziosi per affrontare temi complessi, facendo emergere il lato più umano di una tragedia che non deve mai essere dimenticata.

Degno di nota il momento in cui un gruppo di ragazze e ragazzi, oggi frequentanti la  scuola secondaria di primo grado,  ha “donato” alla platea grandi emozioni con la poesia Angeli del Cielo scritta qualche anno fa quando erano alunni della scuola primaria che ha ricevuto un encomio dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dalla Senatrice Liliana Segre.

 Un incontro, quello di ieri, atteso e partecipato il cui senso è da ricercare non solo nella riflessione storica necessaria per poter interpretare i fatti, ma anche e soprattutto nell’importanza che il momento ha rappresentato per la formazione civica degli studenti a cui la scuola punta in maniera imprescindibile.

Cosa resta di questa giornata. Ai ragazzi il segno di un’esperienza pregnante vissuta da protagonisti. Agli adulti il sorriso dei ragazzi che chiedono di più, la  sincera curiosità che scaturisce dalla consapevolezza di una storia difficile,  segno tangibile che, anche in un’età così giovane, i semi della memoria e del rispetto possono essere piantati con forza e determinazione.